Biografia
Natalia Gruber è un’insegnante e vive in Brasile. È volontaria di OTW (Organizzazione per i Lavori Trasformativi) dal 2016 e ha fatto parte del Consiglio di OTW nel triennio 2019-2021. Attualmente è co-presidente del comitato Traduzione, alla guida di un team di più di 250 volontari provenienti da tutto il mondo, e fa parte del comitato Volontari & Reclutamento. In passato ha fatto parte anche dei comitati Organizzazione Tag e Norme & Violazioni.
Programma
1. Perché hai deciso di candidarti alle elezioni del Consiglio?
Quando il mio mandato come membro del Consiglio è giunto al termine lo scorso anno, non ero certa che mi sarei ricandidata – soprattutto non così presto! Avevo in mente di concentrarmi sui miei altri ruoli per qualche anno prima di considerare di intraprendere di nuovo questa strada. Tuttavia, i recenti attacchi malevoli ai danni dei volontari di OTW mi hanno fatto capire che c’è ancora troppo che voglio fare come membro del Consiglio di Direzione, e che lavorare per migliorare le sicurezza e il supporto ai nostri volontari è un compito che non può aspettare.
Se venissi eletta nel Consiglio, spero di essere in grado di supportare i nostri vari team nel discutere e implementare misure che aiutino a prevenire e mitigare attacchi come quello avvenuto a maggio. La mia preoccupazione principale in tutta la situazione è stata l’impatto che ha avuto sui nostri volontari, e le misure che si potrebbero prendere per assicurarci che una cosa del genere non capiti mai più. Le risposte colme di affetto, supporto, e audacia dei nostri volontati mi hanno fatto sentire ancora più determinata a investigare tutte le possibili soluzioni che come organizzazione possiamo adottare per servirli al meglio. OTW dipende dalle persone che la compongono, e sono le persone a rendere OTW meritevole.
2. Quali capacità e/o esperienze porteresti al Consiglio?
In qualità di persona che ha già fatto parte del Consiglio in passato, credo che il mio maggior punto di forza sia la mia conoscenza pregressa del ruolo e delle sfide che pone. Ho avuto l’opportunità di imparare molto su OTW e di formare buone relazioni di lavoro con la dirigenza dei nostri comitati nel corso degli anni. Durante i miei anni nel Consiglio ho aiutato l’organizzazione a gestire svariate situazioni delicate e difficoltose, e ciascuna di queste istanze mi ha preparata a gestire le nuove sfide che sicuramente affronteremo in futuro.
Il lavoro del Consiglio può essere stressante e frustrante, e molti membri del Consiglio trovano l’esperienza inaspettatamente ardua. Non credo ci sia una soluzione facile a questo problema, ma la mia esperienza precedente potrebbe essere utile, perché posso aiutare i nuovi membri del Consiglio a prenderci la mano, e implementare migliorie strutturali per rendere il lavoro del Consiglio più sostenibile.
Inoltre, durante la mia co-presidenza del comitato Traduzione, ho messo in pratica tecniche manageriali che garantiscono l’operatività funzionale di un team di più di 250 volontari. Questo lavoro richiede una vasta collaborazione all’interno di OTW, e una pianificazione flessibile e responsiva. Porto questa competenza con me al Consiglio, dove mi aiuterà ad assistere la coordinazione e il lavoro intercomitato.
3. Scegli uno o due obiettivi per OTW che ti stiano a cuore e su cui saresti interessata a lavorare durante il tuo mandato. Perché valorizzi questi obiettivi? Come lavoreresti con gli altri per raggiungerli?
Credo che OTW dovrebbe poter fornire più risorse ai suoi volontari: strumenti migliori, più opportunità di sviluppo, e un supporto migliore. Possiamo e dobbiamo lavorare per riconoscere in tutti i modi le persone che dedicano così tanto tempo ed energia a far prosperare la nostra organizzazione e i suoi progetti. Questo può prendere la forma di opportunità di sviluppo professionale ma anche aumentare la visibilità di come l’esperienza lavorativa di OTW possa essere usata per aiutare i volontari nella loro carriera. Possiamo anche investigare benefit e servizi non monetari: per esempio, ci sono organizzazioni che potrebbero potenzialmente fornire sostegno psicologico ai nostri volontari che hanno incontrato contenuti inquietanti, e molte compagnie offrono prodotti e servizi a organizzazioni no profit come OTW a costi inferiori. Potrebbero esserci aspetti legali da considerare visto che il nostro è un corpo di volontari, ma mi piacerebbe che discutessimo se fare ciò sia possibile, e in che altri modi possiamo essere in grado di supportare i nostri volontari.
Un altro obiettivo molto importante per me è l’implementazione di politiche più trasparenti ed efficienti riguardo i volontari, soprattutto riguardo l’inattività, le performance e la disciplina. In questo momento, l’onere di gestire queste problematiche è totalmente a discrezione della presidenza dei comitati, che è fatta di individui con competenze e livelli di esperienza molto differenti. In passato ho lavorato con persone che si sentivano a proprio agio nel gestire questioni delicate relative al personale, e altre che si sentivano molto impreparate, e OTW fornisce davvero poca preparazione o procedure standard per chi assume un ruolo manageriale. Se dovessi essere eletta, farei del mio meglio per comunicare con tutta la dirigenza di OTW e cercherei modi per migliorare i nostri processi in un modo che sia giusto, coerente e trasparente per i nostri volontari.
4. Qual è la tua esperienza con i progetti di OTW e come collaboreresti con i comitati rilevanti per sostenerli e rafforzarli? Cerca di includere un vasto numero di progetti, ma sentiti libera di enfatizzare quelli con cui hai più esperienza.
Nel corso degli anni ho cooperato con molti comitati e progetti, come volontaria, come presidente, e come membro del Consiglio. Ho lavorato direttamente con Archive of Our Own – AO3 (Archivio Tutto per Noi) durante i miei anni nel comitato Norme & Violazioni, periodo in cui ho acquisito una conoscenza profonda delle sfide legate all’applicazione delle norme per una userbase così ampia e diversificata. Ma è durante il mio mandato nel Consiglio che la mia conoscenza di tutte queste parti si è espansa ed evoluta, e che ho avuto modo di imparare di più su progetti con cui non ero stata troppo in contatto fino a quel momento, come Transformative Works & Cultures – TWC (Culture e Lavori Trasformativi), e saperne di più sulle loro sfide e sui loro obiettivi.
Ho sempre creduto che la migliore strategia per supportare i nostri comitati e progetti sia ascoltarli e fidarsi della loro esperienza quando si parla delle difficoltà e dei problemi che affrontano. Spero di essere in grado di essere una risorsa per qualsiasi comitato che voglia l’input e l’aiuto del Consiglio, senza mai pensare di saperne più di loro riguardo al loro stesso lavoro.
5. Come pensi di bilanciare il tuo lavoro nel Consiglio con gli altri ruoli che detieni per OTW, o progetti di lasciare i tuoi ruoli attuali per concentrarti sul lavoro del Consiglio?
Non prevedo di avere problemi nel proseguire il mio lavoro come presidente del comitato Traduzione in parallelo con i miei doveri in seno al Consiglio (cosa che ho già fatto durante il mio ultimo mandato), ma ho piena confidenza nel fatto che se dovessi ridurre il mio carico di lavoro all’interno del comitato Traduzione, le mie co-presidenti saranno preparate a supportarmi e a farsi carico dei miei compiti, e ad addestrare chiunque prenda il mio posto. Sono fortunata a far parte di un team adorabile e affidabile, e non avrei nessuna remora a farmi da parte e cedere progetti se dovessi pensare che quella sarebbe la strada migliore da percorrere.
Quest’anno, qualche mese fa, mi sono unita al comitato Volontari & Reclutamento con lo scopo di dare il mio contributo a progetti amministrativi che si ripercuotono sull’intera OTW, come l’implementazione di nuovi strumenti e l’aggiornamento delle norme. Se dovessi essere eletta nel Consiglio non sarei in grado di lavorare su questi progetti allo stesso modo, dato che i membri del Consiglio non possono far parte del comitato Volontari & Reclutamento per mantenere la neutralità di quest’ultimo nelle questioni relative al personale. Mi piacerebbe, tuttavia, trovare altri modi in cui poter supportare e contribuire a quei progetti in tutti i modi possibili.